martedì 1 maggio 2012

UN FIORE FRA I CAPELLI


Vanitas di John William Waterhouse

 Rododendri fra i capelli

 

Nel dipinto Vanitas di John William Waterhouse, pittore vicino ai preraffaelliti, una graziosa ragazza osserva in uno specchio l'effetto di un fiore di rododentro tra i suoi capelli. E' un gesto garbato in cui si legge una vanità innocente, suggerita dal titolo dell'opera. Appare delicata la scelta di non staccare il fiore, ma di accostarlo semplicemente dietro l'orecchio lasciando la pianta intatta. Con quella macchia di rosso al centro, è una corolla perfetta per la donna ritratta, che indossa un vestito nei toni del viola. I rododendri non sono una specie comune quanto le rose, le margherite o i tulipani, eppure in Inghilterra la varietà viola, da tempo si trova facilmente nei boschi. E' dunque una pianta Xenofita, ovvero non indigena, ormai parte integrante della flora inglese e dunque del paesaggio di certe regioni. Ne consegue che la scelta del fiore per questo dipinto non costituisce il riferimento a una ricercatezza esclusiva o a un fascino mondano. Si tratta dunque davvero di una vanità ingenua e innocente. Se però interpretiamo letteralmente il concetto di "vanitas" come il "vuoto" che rimane in un mondo nel quale tutto è passeggero, allora il titolo dell'opera trova la sua legittimazione: questi fiori appassiscono dopo un paio di giorni, e la giovane resta pur sempre un essere destinato a perire. La bella donna nel fiore degli anni, in mezzo al rigoglio dei rododendri, ci ricorda la natura effimera della vita, la tristezza per cui nulla resta e per cui il fiore è da cogliere appena sboccia. Forse la Vanitas di Waterhouse si avvicina piuttosto a un carpe diem.

(Tratto da DONNE CHE AMANO I FIORI di Andreas Honegger) 

 

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