UN FIORE FRA I CAPELLI
Vanitas di John William Waterhouse
Rododendri fra i capelli
Nel
dipinto Vanitas di John William Waterhouse, pittore vicino ai preraffaelliti,
una graziosa ragazza osserva in uno specchio l'effetto di un fiore di rododentro
tra i suoi capelli. E' un gesto garbato in cui si legge una vanità innocente,
suggerita dal titolo dell'opera. Appare delicata la scelta di non staccare il
fiore, ma di accostarlo semplicemente dietro l'orecchio lasciando la pianta
intatta. Con quella macchia di rosso al centro, è una corolla perfetta per la
donna ritratta, che indossa un vestito nei toni del viola. I rododendri non
sono una specie comune quanto le rose, le margherite o i tulipani, eppure in
Inghilterra la varietà viola, da tempo si trova facilmente nei boschi. E' dunque
una pianta Xenofita, ovvero non indigena, ormai parte integrante della flora
inglese e dunque del paesaggio di certe regioni. Ne consegue che la scelta del
fiore per questo dipinto non costituisce il riferimento a una ricercatezza
esclusiva o a un fascino mondano. Si tratta dunque davvero di una vanità
ingenua e innocente. Se però interpretiamo letteralmente il concetto di
"vanitas" come il "vuoto" che rimane in un mondo nel quale
tutto è passeggero, allora il titolo dell'opera trova la sua legittimazione:
questi fiori appassiscono dopo un paio di giorni, e la giovane resta pur sempre
un essere destinato a perire. La bella donna nel fiore degli anni, in mezzo al
rigoglio dei rododendri, ci ricorda la natura effimera della vita, la tristezza
per cui nulla resta e per cui il fiore è da cogliere appena sboccia. Forse la Vanitas
di Waterhouse si avvicina piuttosto a un carpe diem.
(Tratto da DONNE CHE AMANO I FIORI di Andreas Honegger)
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