lunedì 30 gennaio 2012

SEMPLICE

BASTA POCO PER ESSERE IN FORMA!!!
11 MINUTI SENZA SUDARE......MAH

sabato 28 gennaio 2012

I MOSTRI CHE ABBIAMO DENTRO

Giorgio Gaber - I mostri che abbiamo dentro
 


I MOSTRI che abbiamo dentro,
inevitabilmente, ci portano alla GUERRA

C' E' SEMPRE UN GIORNO IN CUI L 'AMORE MUORE


Nicola Arigliano - L'amore Viene E Se Ne Va



Amore, amore, amore, amore mio
È questo, questo, questo il primo addio
Così hai voluto tu
Io lo so già perché
Non ho saputo mai
Legarti a me
C'è sempre un giorno in cui l'amore muore
C'e sempre un Lei che passa e un Lui che va

La luce bianca, bianca dentro la notte
ha reso fredde, fredde queste tue mani
Negli occhi tuoi mai più
Il tempo leggerò
Sulle tue ciglie mai
mai più sarò
C'è sempre un giorno in cui l'amore muore
C'e sempre un Lei che passa e un Lui che va

Città l'hai saputo anche tu
Ma nascondimi in te
Ora che non c'è più
Lei, lei, lei ...

La nebbia, nebbia, nebbia dentro la notte
Colora di fantasmi la lunga strada
Da solo tornerò
Chi ha perso non lo so
E che importanza avrà se piangerò
C'è sempre un giorno in cui l'amore muore
C'e sempre un Lei che passa e un Lui che va
C'è sempre un giorno in cui l'amore muore
Perché l'amore viene e se ne va.


L' OTTIMISTA






               
Un psicologo vuole fare uno esperimento sui due figli gemelli.
Li porta delle sue sale gruppi e li mette ognuno in una sala, da solo.
Nella sala di Ike mette una grande quantità di giocattoli iperpubblicizzati.
Ike è quello diagnosticato come un pessimista, sempre portato a lamentarsi. Nella sala di Mike, mette un'enorme quantità di letame. Mike è l'ottimista. Un'ora dopo averli chiusi dentro, entra nella sala di Ike e vede che sta buttando un giocattolo dietro l'altro, dicendo: "Questo non va bene, questo non funziona".
Quando apre la porta della seconda sala, per qualche istante non riesce a vedere il figlio.
Poi però ne ode la voce. Sta dicendo:"Dev'esserci un pony, dev'esserci un pony". Infine lo vede: sta scavando freneticamente tra il letame, in cerca del pony.

IL MIO MONDO



IL MIO MONDO (Gino Paoli – Umberto Bindi)

Il mio giorno e' cominciato in te
la mia notte mi verrà da te
un sorriso ed io sorriderò
un tuo gesto ed io piangerò
la mia forza me l'hai data tu
ogni volta che hai creduto in me
tu mi hai dato quello che
il mondo non mi ha dato mai
il mio mondo e' cominciato in te
il mio mondo finirà con te
e se tu mi lascerai
in un momento io morirò
tu mi hai dato quello che
il mondo non mi ha dato mai
il mio mondo e' cominciato in te
il mio mondo finirà con te
e se tu mi lascerai
in un momento così
tutto per me finirà con te.



A MARTINA

A  MARTINA










                    
                          



 
                                                                                                        Vedi, bambina mia,
questo perché la tua vita
possa essere vissuta pienamente.
Così come una lupa: devota e guardinga,
come un’orsa: materna e protettiva,
come una volpe: intuitiva e veloce,
come una cerbiatta: sensibile e dolce,
come una tigre: possente e feroce,
come una delfina: ridente e dal cuore gentile,
come un serpente: pericolosa e insidiosa,
come una leonessa: regale e prepotente,
come una gatta: sorniona e casalinga,
come una gazzella: errante e aristocratica.
Come una scimmia, dispettosa e servizievole.
Come una cavalla, libera e selvaggia.
Come una foca, allegra e simpatica.
Come un leopardo, preziosa e scattante.
Un aquila, acuta e forte;
Un panda, protetta e viziata;
un cane, docile e fedele;
un elefante, instancabile e che non dimentica;
una pantera, indipendente e sensuale;
uno stambecco, cocciuta e silvestre.
Uno scoiattolo: curiosa e intraprendente.
E come un salmone
Che sa come seguire fino in fondo
La sua strada, sempre, anche controcorrente.
(Tratto dal libro "Il risveglio del corpo" di Nadia Tarantini e Maria Teresa Pinardi)

BOLERO DI RAVEL

ANGELIQUE KIDJO - BOLERO DI RAVEL

PEDRO SALINAS

ETERNA PRESENZA  di Pedro Salinas




Non importa che non ti abbia,
non importa che non ti veda.
Prima ti abbracciavo,
prima ti guardavo,
ti cercavo tutta,
ti desideravo intera.
Oggi non chiedo più
né alle mani, né agli occhi,
le ultime prove.
Di starmi accanto
ti chiedevo prima,
sì, vicino a me, sì,
sì, però lì fuori.
E mi accontentavo
di sentire che le tue mani
mi davano le tue mani,
che ai miei occhi
assicuravano presenza.
Quello che ti chiedo adesso
è di più, molto di più,
che bacio o sguardo:
è che tu stia più vicina
a me, dentro.
Come il vento è invisibile, pur dando
la sua vita alla candela.
Come la luce è
quieta, fissa, immobile,
fungendo da centro
che non vacilla mai
al tremulo corpo
di fiamma che trema.
Come è la stella,
presente e sicura,
senza voce e senza tatto,
nel cuore aperto,
sereno, del lago.
Quello che ti chiedo
è solo che tu sia
anima della mia anima,
sangue del mio sangue
dentro le vene.
Che tu stia in me
come il cuore
mio che mai
vedrò, toccherò
e i cui battiti
non si stancano mai
di darmi la mia vita
fino a quando morirò.
Come lo scheletro,
il segreto profondo
del mio essere, che solo
mi vedrà la terra,
però che in vita
è quello che si incarica
di sostenere il mio peso,
di carne e di sogno,
di gioia e di dolore
misteriosamente
senza che ci siano occhi
che mai lo vedano.
Quello che ti chiedo
è che la corporea
passeggera assenza,
non sia per noi dimenticanza,
né fuga, né mancanza:
ma che sia per me
possessione totale
dell'anima lontana,
eterna presenza.


PABLO NERUDA

   Ho dormito con te tutta la notte     di Pablo Neruda

  

   
Tutta la notte ho dormito conte
vicino al mare nell'isola
eri selvaggia e dolce
tra il piacere e il sonno
tra il fuoco e l'accqua
Forse assai tardi i nostri sogni
si unirono nell'alto o
nel profondo
In alto come i rami che muove
uno stesso vento
in basso come rosse radici
che si toccano
Forse il tuo sogno
si separò dal mio
e per il mare oscuro
mi cercava come prima
come quando non esistevi
quando senza scorgerti
navigai al tuo fianco
e i tuoi cercavano ciò che ora
pane, vino, amore e collera
ti do a mani piene.
Perché tu sei la coppa che
attendeva i doni della mia vita.
Ho dormito con te tutta la notte
mentre l'oscura terra gira
con vivi e con morti
e svegliandomi d'improvviso
in mezzo all'ombra
il mio braccio circondava
la tua cintura
ne la notte
ne il sonno
poterono separarci.
Ho dormito con te
e svegliandomi la tua bocca
uscita dal sonno
mi diede il sapore di terra
d'acqua marina
di alghe
del fondo della tua vita
e ricevetti il tuo bacio
bagnato dall'aurora
come se mi giungesse
dal mare che ci circonda.

L’EVOLUZIONE DELLE ACCONCIATURE IN 4 MINUTI




Col cambiare delle mode, cambiano le acconciature,
i modelli di bellezza, lo stile di un’intera epoca. 

SETA


LETTERA tratta da "Seta" di Alessandro Baricco




Non aver paura, non muoverti,
resta in silenzio, nessuno ci vedrà.
Rimani così, ti voglio guardare,
io ti ho guardato tanto ma non eri per me,
adesso sei per me, non avvicinarti,
ti prego, resta come sei, abbiamo una notte per noi,
e io voglio guardarti, non ti ho mai visto così,
il tuo corpo per me, la tua pelle, chiudi gli occhi,
accarézzati, ti prego, non aprire gli occhi se puoi,
e accarézzati, sono così belle le tue mani,
le ho sognate tante volte adesso le voglio vedere,
mi piace vederle sulla tua pelle, così, ti prego continua,
non aprire gli occhi, io sono qui, nessuno ci può vedere
e io sono vicina a te, accarézzati signore amato mio,
accarezza il tuo sesso, ti prego, piano,
è bella la tua mano sul tuo sesso, non smettere,
a me piace guardarla e guardarti, signore amato mio,
non aprire gli occhi, non ancora, non devi aver paura
son vicina a te, mi senti ? sono qui, ti posso sfiorare,
è seta questa, la senti ? E’ la seta del mio vestito,
non aprire gli occhi e avrai la mia pelle, avrai le mie labbra,
quando ti toccherò per la prima volta sarà con le mie labbra,
tu non saprai dove, a un certo punto sentirai
il calore della mie labbra, addosso,
non puoi sapere dove se non apri gli occhi, non aprirli,
sentirai la mia bocca dove non sai, d'improvviso,
forse sarà nei tuoi occhi, appoggerò la mia bocca
sulle palpebre e le ciglia, sentirai il calore
entrare nella tua testa, e le mie labbra nei tuoi occhi,
dentro, o forse sarà sul tuo sesso, appoggerò le mie labbra,
laggiù, e le schiuderò scendendo a poco a poco, lentamente,
lascerò che il tuo sesso socchiuda la mia bocca,
entrando tra le mie labbra, e spingendo la mia lingua,
la mia saliva scenderà lungo la tua pelle fin nella tua mano,
il mio bacio e la tua mano, uno dentro l'altra, sul tuo sesso,
finché alla fine ti bacerò sul cuore, perché ti voglio,
morderò la pelle che batte sul tuo cuore, perché ti voglio,
e con il cuore tra le mie labbra tu sarai mio, davvero,
con la mia bocca nel cuore tu sarai mio, per sempre,
se non mi credi apri gli occhi signore amato mio e guardami,
sono io, chi potrà mai cancellare questo istante che accade,
e questo mio corpo senza più seta, le tue mani che lo toccano,
i tuoi occhi che lo guardano, le tue dita nel mio sesso,
la tua lingua sulle mie labbra, tu che scivoli sotto di me,
prendi i miei fianchi, mi sollevi,
mi lasci scivolare sul tuo sesso,
piano, chi potrà cancellare questo,
tu dentro di me a muoverti adagio,
le tue mani sul mio volto, le tue dita nella mia bocca,
il piacere nei tuoi occhi, la tua voce, ti muovi adagio
ma fino a farmi male, il mio piacere,
la mia voce il mio corpo sul tuo,
la tua schiena che mi solleva,
le tue braccia che non mi lasciano andare,
i colpi dentro di me, è violenza dolce,
vedo i tuoi occhi cercare nei miei,
vogliono sapere fino a dove farmi male, fino a dove vuoi,
signore amato mio, non c'è fine, non finirà, lo vedi?
Nessuno potrà cancellare questo istante che accade,
per sempre getterai la testa all'indietro, gridando,
per sempre chiuderò gli occhi staccando le lacrime
dalle mie ciglia, la mia voce dentro la tua,
la tua violenza a tenermi stretta,
non c'è più tempo per fuggire e forza per resistere,
doveva essere questo istante, e questo istante è,
credimi, signore amato mio, quest'istante sarà,
da adesso in poi; sarà, fino alla fine,
Noi non ci vedremo più, signore.
Quel che era per noi, l'abbiamo fatto, e voi lo sapete.
Credetemi: l'abbiamo fatto per sempre.
Serbate la vostra vita al riparo da me.
E non esitate un attimo, se sarà utile per la vostra felicità,
a dimenticare questa donna
che ora vi dice, senza rimpianto, addio

lunedì 23 gennaio 2012

ESSERE NON VOLUTI


L’ESSERE NON VOLUTI
                Madre Teresa



TROVA UN MINUTO PER PENSARE
    TROVA UN MINUTO PER PREGARE
          TROVA UN MINUTO PER RIDERE

UN POSTO CI SARA'



Un posto ci sarà
per questa solitudine
perché mi sento così inutile
davanti alla realtà
Un posto ci sarà
fatto di lava e sale
dove la gente sa
che è ora di cambiare
Un posto ci sarà
per essere felici
cantare a squarciagola
e dici tutto quello che vuoi
Un posto ci sarà
dove si spera ancora
la gente porterà
una storia nuova.

 (Sicily - Pino Daniele )

martedì 10 gennaio 2012

AFORISMI

Aforismi, Frasi, Citazioni...

lunedì 9 gennaio 2012

SE POTESSI TORNARE INDIETRO



Se potessi ritornare indietro
non perderei il tempo a piangere i tramonti
a udire i fiori
a sbirciare alla spalle i miei perduti amori.
Sarei nell’ alba.
Dell’ alba avrei lo sguardo
che lì comincia e ride
taglia col giorno che è passato
e i fili del dolore con serene spade.
E mi vedreste accoccolato al niente
sulla cima di un colle
o in mezzo a un mare lasciarmi vivo perso alla corrente.
Non sono stato o son rimasto altrove
a pensarmi guerriero guitto di parole.
Ho mirato a grandezze che sono una miseria
perché nei cieli immensi quello che manca è l’ aria.
Ombra riflesso o fumo
in fondo a questo volo
io mi sono invitato a cena con me solo.
E prenderei da capo correndo coi bambini
i bambini vocianti
o fra le gonne di madri e operai.
Gente anonima e bella di scontati destini.
E gli direi, guardate
ho acceso un cielo spento.
Guardate, è solo adesso, con voi
che sto vivendo.

(Roberto Vecchioni)

IL PRIMO GRIDO


IL PRIMO RESPIRO

Secondo una leggenda talmudica
quando un bambino nasce
possiede
la conoscenza di tutte le vite precedenti.
Un angelo appare
e lo istruisce a mantenere questo segreto.
Pone il dito sulle labbra del
bambino che
dimentica tutto.
Una traccia del gesto dell'angelo rimane:
è il piccolo solco
tra le labbra ed il naso.
Soltanto a questo punto
il bambino
può emettere il suo primo grido.
In ogni angolo della terra
in tutte le culture
c'è un momento unico ed universale
la nascita, il primo grido.
L'inizio della storia di tutti noi.




SE CI FOSSE UN UOMO – Giorgio Gaber



                                                               

Se ci fosse un uomo
un uomo nuovo e forte
forte nel guardare sorridente
la sua oscura realtà del presente.
Forte di una tendenza senza nome
se non quella di umana elevazione
forte come una vita che è in attesa
di una rinascita improvvisa.

Se ci fosse un uomo generoso e forte,
forte nel gestire ciò che ha intorno
senza intaccare il suo equilibrio interno
forte nell’odiare l’arroganza
di chi esibisce una falsa coscienza
forte nel custodire con impegno l
a parte più viva del suo sogno

Questo nostro mondo ormai è impazzito
e diventa sempre più volgare
popolato da un assurdo mito che è il potere.
Questo nostro mondo è avido e incapace
sempre in corsa e sempre più infelice
popolato da un bisogno estremo
e da una smania vuota che sarebbe vita

Un uomo affascinato
da uno spazio vuoto che va ancora popolato.
Popolato da corpi e da anime gioiose
che sanno entrare di slancio nel cuore delle cose
popolato di fervore e di gente innamorata
ma che crede all’amore come una cosa concreta
popolato da un uomo che ha scelto il suo cammino
senza gesti clamorosi per sentirsi qualcuno
popolato da chi vive senza alcuna ipocrisia
col rispetto di se stesso e della propria pulizia.

Uno spazio vuoto che va ancora popolato.
Popolato da un uomo talmente vero
che non ha la presunzione di abbracciare il mondo intero
popolato da chi crede nell’individualismo
ma combatte con forza qualsiasi forma di egoismo
popolato da chi odia il potere e i suoi eccessi
ma che apprezza un potere esercitato su se stessi
popolato da chi ignora il passato e il futuro
e che inizia la sua storia dal punto zero.

Uno spazio vuoto che va ancora popolato.
Popolato da chi è certo che la donna e l’uomo
siano il grande motore del cammino umano
popolato da un bisogno che diventa l’espressione
di un gran senso religioso ma non di religione
popolato da chi crede in una fede sconosciuta
dov’è la morte che scompare quando appare la vita
popolato da un uomo cui non basta il crocefisso
ma che cerca di trovare un Dio dentro se stesso.

Allora si potrebbe immaginare un umanesimo nuovo
con la speranza di veder morire questo nostro medioevo
col desiderio che in una terra sconosciuta
ci sia di nuovo l’uomo al centro della vita.
Allora si potrebbe immaginare un neo rinascimento
un individuo tutto da inventare in continuo movimento.
Con la certezza che in un futuro non lontano
al centro della vita ci sia di nuovo l’uomo.


domenica 8 gennaio 2012

ESSERE FELICI

Nuova pagina 2

7 SEMPLICI SEGRETI PER ESSERE FELICI








1. Apri il tuo cuore agli altri.
 
Non dovresti mai essere troppo occupato per sorridere. Non aspettare che siano gli altri a sorridere per primi, mostra loro come si fa. Abbassa la guardia. Quando rivolgi la parola a qualcuno, parlagli con il cuore. Non aver timore di essere vulnerabile e di mostrare le tue debolezze. Avvicinati al prossimo con gentilezza, fiducia e apertura. Gli altri sono la ricchezza più grande che hai.


2. Apprezza ciò che hai.

Per essere davvero felice, devi imparare ad apprezzare cio' che di bello c'e' nella tua vita, non importa quanto irrisorio o insignificante possa apparire. C'e' gia' molto di straordinario nella tua esistenza, ma spesso neppure ne sei consapevole. La tua vita e' un miracolo. Impara ad essere grato per tutto cio' che l'esistenza ti regala: amici, famiglia, salute, tramonti, fili d'erba e l'universo intero. Ringrazia la vita per tutto cio' che ti dona ogni giorno.


3. Aiuta il prossimo.
Forse gia' lo sai, ma nella vita inevitabilmente ricevi cio' che dai. Ignora gli altri, fregatene dei problemi altrui, trascura gli amici... e immancabilmente ti ritroverai solo. Donati agli altri, decidi di avere un impatto positivo sulla vita del prossimo, offriti come sostegno a chi ne ha bisogno: tutto il tuo amore e la tua benevolenza attireranno nella tua vita altrettanto amore e benevolenza. L'amore e' il meraviglioso circolo virtuoso in grado di trasformare la tua vita.



  
4. Liberati di cio' di cui non hai bisogno.

Possediamo cosi' tante cose che non sappiamo dove riporle, i nostri armadi e i nostri ripostigli sono ricolmi di cianfrusaglie inutili. Oggetti che non utilizziamo mai, vestiti che non indossiamo da anni, soltanto per fare un paio di esempi. E tutta la montagna di cose che affollano le nostre case contribuiscono inevitabilmente a rendere più caotica, disordinata e incasinata la nostra vita. Inizia allora a semplificare l'ambiente in cui vivi, liberati di cio' di cui non hai bisogno, regala le cose che non utilizzi. Tutto cio' ti aiutera' a mettere ordine anche nella tua mente e a conquistare un più profondo senso di benessere.



5. Medita.

La meditazione e' la semplice attivita' di essere presente nel momento. Prova soltanto a sederti comodamente e osserva il tuo respiro mentre entra ed esce dal tuo corpo. Osserva i pensieri che arrivano nella tua mente, guardali con distacco, ma non seguirli: lasciali andare e riporta dolcemente l'attenzione sul tuo respiro. La meditazione e' in grado di donarti maggiore tranquillita', concentrazione e un senso complessivo di felicita'.


6. Evita la negativita'.
 
Nel corso di un'intera esistenza, le difficolta' e gli ostacoli si presentano inevitabilmente sul cammino di ciascuno di noi. La differenza la fa il tuo atteggiamento, la prospettiva che intendi adottare di fronte agli eventi. Non lasciare che i pensieri negativi prendano il sopravvento, impara invece a sviluppare pensieri positivi e a cercare soluzioni costruttive. "I fiori ci sono sempre, per chi vuole vederli". (Henri Matisse)




7. Goditi il momento.

Questo momento, questo istante, il qui e ora: tutto cio' e' la tua vita. Goditelo. Qualsiasi cosa tu stia facendo, indipendentemente dalle circostanze specifiche, sii presente, vivi il singolo momento e apprezzalo. Leggere, scrivere, parlare con un amico o un collega, fare una doccia, mangiare, camminare, abbracciare chi ami, lavare i piatti: questi momenti occupano gran parte delle tue giornate e tutto cio' puo' rivelarsi meraviglioso se sai viverlo, apprezzarlo e guardarlo con occhi riconoscenti. Dove c'e' consapevolezza c'e' felicita'.





sabato 7 gennaio 2012

I MISS YOU



Nazim Hikmet - L'assenza



  




















L'assenza dondola nell'aria come un batacchio di ferro
martella il mio viso martella
ne sono stordito

corro via l'assenza m'insegue
non posso sfuggirle
le gambe si piegano cado

l'assenza non è tempo né strada
l'assenza è un ponte fra noi
più sottile di un capello più affilato di una spada

più sottile di un capello più affilato di una spada
l'assenza è un ponte fra noi
anche quando
di fronte l'uno all'altra i nostri ginocchi si toccano.



COS'E' L'AMORE


RIFLESSIONI DI J.KRISHNAMURTI

Tratto dal sito http://riflessionisullamore.blogspot.com

 

Cos'è l'amore? La parola è talmente falsata e contaminata che non mi va granché di usarla. Tutti parlano di amore - ogni rivista e ogni giornale, ogni missionario parla incessantemente di amore. Amo il mio paese, il mio re, qualche libro, quella montagna, il piacere, mia moglie, Dio. L'amore è una idea? Se lo è può essere coltivata, nutrita, accarezzata, comandata a bacchetta, alterata come volete. Quando dite di amare Dio cosa significa? Significa che amate una proiezione della vostra immagine, una proiezione di voi stessi sotto certe spoglie di rispettabilità secondo quello che credete sia nobile e santo. (...) L'amore può essere l'ultima soluzione a tutte le difficoltà, i problemi e le pene dell'uomo, dunque come faremo a scoprire cos'è l'amore? Limitandoci a definirlo? La chiesa lo ha definito in un modo, la società in un altro, e c'è una gran quantità di deviazioni e di interpretazioni sbagliate. Adorare qualcuno, dormirci insieme, lo scambio emotivo, l'amicizia - è questo quello che intendiamo per amore? (…) L'amore può essere diviso in sacro e profano, umano e divino, o c'è solamente amore? L'amore appartiene a uno e non a molti? Se dico, "Ti amo", esclude forse ciò l'amore dell'altro? L'amore è personale o impersonale? Morale o immorale? E' qualcosa di intimo o no? Se amate l'umanità potete amare il particolare? L'amore e un sentimento? E' una emozione? E' piacere e desiderio? Tutte queste domande indicano - non è vero? - che abbiamo delle idee sull'amore, idee su ciò che dovrebbe e non dovrebbe essere; un modello o un codice maturato nella cultura in cui viviamo. Così per approfondire la questione di cosa sia l'amore dobbiamo come prima cosa liberarci dalle incrostazioni dei secoli, mettere da parte tutti gli ideali e le ideologie su ciò che dovrebbe o non dovrebbe essere. Dividere qualsiasi cosa in quello che dovrebbe essere e in ciò che è, è il modo più ingannevole di vivere. Dunque, come farò a scoprire cos'è questa fiamma che chiamiamo amore - non per esprimerlo a qualcun altro ma per sapere cosa esso sia in se stesso? Come prima cosa devo respingere quello che la chiesa, la società, i miei genitori e amici, quello che ogni persona e ogni libro ha detto su di esso, perché voglio scoprire da solo cosa è. (…) Il governo dice: "Va' e uccidi per amore del tuo paese". È amore questo? La religione dice: “Dimentica il sesso per amore di Dio”. E' amore questo? L'amore è desiderio? Non dite di no. Per la maggior parte di noi lo è - desiderio e piacere, il piacere che è derivato dai sensi, dalla attrazione sessuale e dalla soddisfazione. Non sono contrario al sesso, ma cercate di vedere cosa in esso sia implicato. Quello che il sesso vi dà momentaneamente è il totale abbandono di voi stessi, poi finite per ritornate alla vostra confusione e così volete ripetere e ripetere quello stato in cui non c'è preoccupazione, problema, io. (…) L'appartenere a un altro, l'essere psicologicamente nutrito da un altro, dipendere da un altro - in tutto ciò deve esserci sempre ansietà, paura, gelosia, colpa, e finché c'è paura non c'è amore; una mente oppressa dal dolore non saprà mai cos'è l'amore; il sentimentalismo e l'emotività non hanno assolutamente niente a che fare con l'amore. E così l'amore non ha niente a che fare con il piacere e il desiderio. L'amore non è un prodotto del pensiero che è il passato. Il pensiero non può assolutamente coltivare l'amore. L'amore non è limitato o intrappolato dalla gelosia poiché la gelosia appartiene al passato. L'amore è sempre attivo presente. Non è "Amerò" oppure "Ho amato". Se conoscete l'amore non seguirete nessuno, l'amore non obbedisce. Quando amate non c'è rispetto né irriverenza. Non sapete cosa realmente vuol dire amare qualcuno – amare senza odio, senza gelosia, senza rabbia, senza volere interferire con quello che l'altro fa o pensa, senza condannare, senza far paragoni - non sapete cosa vuol dire? Dove c'è amore c'è paragone? Quando amate qualcuno con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutto il corpo con tutto il vostro essere c'è paragone? Quando vi abbandonate completamente a quell'amore allora non c'è l'altro. Forse che l'amore ha delle responsabilità e dei doveri e ne fa uso? Quando fate qualcosa al di fuori del dovere, c'è amore? Nel dovere non c'è amore. La struttura del dovere in cui l'essere umano è intrappolato lo va distruggendo. Finché sarete costretti a fare qualcosa perché è vostro dovere non amerete quello che fate. Quando c'è amore non c'è dovere o responsabilità. (…) Se ci fate caso potete vedere che tutto ciò accade dentro di voi, Potete vederlo con pienezza, completamente, in uno sguardo, senza sprecare tempo a farci su delle analisi. Potete vedere in un momento l'intera struttura e natura di questa piccola cosa senza valore chiamata "io", le mie lacrime, la mia famiglia, la mia nazione, la mia fede, la mia religione - tutte queste brutture sono dentro di voi. Quando ve ne renderete conto con il cuore non con la mente, quando ve ne renderete conto dal più profondo del cuore, allora avrete la chiave che potrà mettere fine al dolore. (...) Quando chiedete cos'è l'amore, potreste essere troppo spaventati per vedere la risposta. Essa potrebbe significare un cambiamento radicale; potrebbe frantumare la famiglia; potreste scoprire di non amare vostra moglie o vostro marito o i vostri bambini - no? - potreste dover distruggere la casa che avete costruito, potreste non tornare più al tempio. Ma se volete ancora scoprirlo, vedrete che la paura non è amore, che dipendere non è amore, la gelosia non è amore, la possessività e il desiderio di dominare non sono amore, la responsabilità e il dovere non sono amore, l'autocommiserazione non è amore, l'angoscia di non essere amato non è amore, amore non è l'opposto di odio più di quanto umiltà non sia l'opposto di vanità. (…) E così siamo arrivati al punto: può la mente incontrare l'amore senza bisogno di disciplina, pensiero, sforzo, senza alcun libro o maestro o guida - incontrarlo come si incontra un bel tramonto? (...) Una mente che ricerca non è una mente appassionata e incontrare l'amore senza cercare è l'unico modo per trovarlo – incontrarlo ignari, e non come risultato di uno sforzo o di una esperienza. Questo amore, scoprirete non appartiene al tempo; questo amore è sia personale che impersonale, appartiene sia ad uno che a molti. Come per un fiore profumato che voi potete odorare o trascurare. Quel fiore è lì per chiunque, anche per colui che si prende la pena di odorarlo profondamente e di guardarlo con piacere. Sia egli molto vicino nel giardino o molto lontano, per il fiore è la stessa cosa, essendo ricco di quel profumo lo distribuisce a tutti. L'amore è qualcosa di nuovo, fresco, vivo. Non ha ieri né domani. E' al di là della confusione del pensiero. Solo la mente innocente sa cosa sia l'amore, e la mente innocente può vivere nel mondo che innocente non è. E' possibile scoprire questa cosa straordinaria che l'uomo ha cercato eternamente, nel sacrificio, nell'adorazione, nel rapporto, nel sesso, in ogni forma di piacere e di dolore, solamente quando il pensiero arriva a comprendere se stesso e giunge naturalmente a fine. (...) Potete leggere queste parole ipnotizzati e incantati, ma andare al di là del pensiero e del tempo realmente - cioè andare al di là del dolore - vuol dire essere consapevoli che c'è un'altra dimensione chiamata amore. Ma non sapete come raggiungere questa straordinaria sorgente - cosa fate dunque? Se non sapete che fare, non fate niente, non è vero? Assolutamente niente. Allora intimamente voi siete nel più completo silenzio. Capite cosa vuoi dire? Vuol dire che non cercate non volete, non andate a caccia di qualcosa; non c'è assolutamente un centro. Allora c'è amore.

venerdì 6 gennaio 2012

100 ANNI IN 10 MINUTI

          UN SECOLO DI STORIA IN DIECI MINUTI
                                   (1911 - 2011)

domenica 1 gennaio 2012

E' L'AMORE CHE CONTA

v


E' l'amore che conta
non sono i numeri,
e neanche i limiti
E' una strada contorta
e non è logica,
e non è comoda.