IL CANTICO DI ATON
Tratto dal sito
” http://www.tanogabo.it/Mitologia/egizia/Cantico_di_Aton.htm”
“O disco solare
vivente,
quanto sei bello,
grande, splendente.
I tuoi raggi circondano le terre
Fino al limite di tutto ciò
Che hai creato…
Come sono numerose le tue opere,
o dio unico,
a cui nessuno è uguale.
Hai creato la terra secondo il tuo desiderio
E gli uomini e il bestiame,
e tutto ciò che è nel cielo…
quando riposi la terra è nell’oscurità
come se fosse morta,
tutti i leoni escono dalla loro tana
tutti i serpenti mordono.”.
Questo è l’inno al dio del sole che il faraone
fece incidere su una parete della tomba del padre della propria sposa
Nefertiti.
Ma adesso vediamo cosa recita il salmo 104
della Bibbia:
“O signore mio dio
quanto
sei grande!
Di maestà e di gloria ti rivesti
Quanto numerose sono le tue opere
O mio dio,
le hai fatte tutte con sapienza;
piena è la terra
delle tue creazioni…
tu ordini le tenebre
ed è notte
e i giovani leoni ruggiscono
in cerca di prede.
Quando spunta il sole
Si ritirano e si coricano nelle loro tane”.
Sembra evidente come l’autore del salmo
biblico, assai posteriore al XIV sec. A.C. (di trecento anni circa) conoscesse
l’inno di Akenaton.
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