lunedì 31 dicembre 2012

IL CANTICO DI ATON


IL CANTICO DI ATON
Tratto dal sito
http://www.tanogabo.it/Mitologia/egizia/Cantico_di_Aton.htm”





“O disco solare vivente,
 quanto sei bello,
 grande, splendente.
 I tuoi raggi circondano le terre
 Fino al limite di tutto ciò
 Che hai creato…
 Come sono numerose le tue opere,
 o dio unico,
 a cui nessuno è uguale.
 Hai creato la terra secondo il tuo desiderio
 E gli uomini e il bestiame,
 e tutto ciò che è nel cielo…
 quando riposi la terra è nell’oscurità
 come se fosse morta,
 tutti i leoni escono dalla loro tana
 tutti i serpenti mordono.”.

 Questo è l’inno al dio del sole che il faraone fece incidere su una parete della tomba del padre della propria sposa Nefertiti.

 Ma adesso vediamo cosa recita il salmo 104 della Bibbia:

 “O signore mio dio
 quanto  sei grande!
 Di maestà e di gloria ti rivesti
 Quanto numerose sono le tue opere
 O mio dio,
 le hai fatte tutte con sapienza;
 piena è la terra
 delle tue creazioni…
 tu ordini le tenebre
 ed è notte
 e i giovani leoni ruggiscono
 in cerca di prede.
 Quando spunta il sole
 Si ritirano e si coricano nelle loro tane”.

 Sembra evidente come l’autore del salmo biblico, assai posteriore al XIV sec. A.C. (di trecento anni circa) conoscesse l’inno di Akenaton.








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