sabato 29 novembre 2014

TANGO

LA FISARMONICA

JOSHUA BELL - THE FOUR SEASONS "SUMMER" III. PRESTO

SCHUBERT - SERENATA PER VIOLINO E PIANO

LA DIVINA COMMEDIA

VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI

LA FORMA RIFLESSIVA

I CRITERI DI DIVISIBILITA'

I PRINCIPI NUTRITIVI

LA CARTA

I METALLI

IL VETRO

I TESSUTI

LA LAMPADINA

MATERIALI

ODISSEA

ILIADE

ENEIDE

IL TESTO ARGOMENTATIVO

lunedì 24 novembre 2014

ARCO

ARCH OF NERO by Thomas Cole 
(Bolton-le-Moors, Lancashire, 1° febbraio 1801 – Catskill, New York, 11 febbraio 1848) 
è stato un pittore statunitense di origine inglese.

Considerato il fondatore della Hudson River School, movimento artistico americano che fiorì nella metà del XIX secolo. La Hudson River School, così come gli stessi lavori di Thomas Cole, è nota per i realistici e dettagliati ritratti del paesaggio e della natura americani, che utilizzano temi del Romanticismo e del Naturalismo. Nella pittura di Thomas Cole non mancano i temi allegorici o simbolici (The Architect's Dream, la serie The Voyage of Life), biblici e religiosi (The Garden of Eden, la serie The Cross and the World Study), storici (The Departure, The Return, The Past, la serie The Course of the Empire), mitologici (Prometheus Bound).


LA SIESTA

LA MERIDIANA O LA SIESTA (ISPIRATA A MILLET) 
by Vincent van Gogh (Zundert, 30 marzo 1853 – Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890)

La Meridiana fu dipinta durante il soggiorno di Van Gogh a Saint-Rémy di Provence nel periodo in cui l'artista si trovava ricoverato in ospedale. La composizione trae ispirazione da un disegno che Millet aveva eseguito per la serie Le quattro ore del giorno. Vincent spiega al fratello il suo modo di procedere con queste parole: "più che altro è come tradurre in un'altra lingua, quella dei colori, le impressioni del chiaroscuro in bianco e nero". Van Gogh ha imitato in più di un'occasione le opere di Millet da lui ritenuto come "un pittore più moderno di Manet". Fedele alla composizione originale perfino nei particolari della natura morta in primo piano, Van Gogh riesce a fare completamente sua questa scena di riposo che, nell'opera di Millet, simboleggia la Francia rurale degli anni sessanta del XIX secolo. Questa ritrascrizione personale passa essenzialmente attraverso una sequenza cromatica basata sul contrasto dei colori complementari blu-viola e giallo-arancio. Nonostante il carattere rassicurante del soggetto, in quest'opera ritroviamo l'intensità unica dell'arte di Van Gogh.


OPHELIA

                 OPHELIA by John Everett Millais (Southampton, 8 giugno 1829 – Londra, 13 agosto 1896)
Un tema ricorrente nelle opere giovanili di John Everett Millais è l'attenzione naturalistica, che in dipinti come Ofelia (presentato alla Royal Academy nel 1852 - Ofelia è un personaggio di Shakespeare) raggiunge un livello di dettaglio eccezionale, un livello che Millais raggiunge trasferendosi per alcuni mesi in campagna, potendo così studiare con maggiore precisione e dedizione la vegetazione del Tamigi. La cornice floreale che circonda la bellissima Ofelia (posò per Millais la modella Elizabeth Siddal, una delle modelle preferite dei preraffaelliti) è restituita con un naturalismo quasi scientifico, scientificità che comunque lascia spazio al simbolismo: il salice, l'ortica e le margherite, associati all'innocenza, discendono direttamente da Shakespeare; il papavero, simbolo della morte, e le olmarie appassite, allusive alla vanità della vita, sono un'aggiunta del pittore.

La morte di Ofelia è descritta da Gertrude, regina di Danimarca e madre di Amleto:
Si spezzò l'invidioso ramo ed ella cadde con tutti i suoi serti di fiori nel ruscello che piange. Aprendosi, le gonne la sostennero sull'acqua: ed ella, come una sirena, cantava spunti di arie antiche, inconsapevole della sua sorte, o come creatura immersa nel suo naturale elemento. Ma non fu lungo indugio, ché le sue vesti fatte pesanti dall'acqua assorbita, trassero la poverina dal suo melodioso canto al fango della morte
Il quadro di Millais rappresenta proprio il passaggio di Ofelia dal canto al fango, dalla vita alla morte.


GIUGNO FIAMMEGGIANTE

Flaming June, by Fredrick Lord Leighton (1830-1896)

L'intensissimo gorgo rosso e arancio e oro che nasconde, avvolge ed esalta la fanciulla addormentata (e "June" può essere anche un nome femminile, in inglese; non solo quindi un giugno fiammeggiante, ma anche una June tra i bagliori estivi) è di Frederic Leighton, pittore vittoriano, accademico, ma fortemente attratto anche dall'estica dei Pre Raffaelliti. Un capolavoro assoluto, perfezione e novità cromatica, composizione e equilibrio nella posa e nel punto di vista insolito e anti classico.


UN MARE DI NUVOLE



Passano le nuvole e ripassano
ma il cielo resta sempre li'
blù come i tuoi occhi
che ritornano a sorridere
(Giorgio Conte)


COM'E' BELLA LA LUNA



Com'è bella la luna

di Giorgio Conte


Sotto la luna gli amanti
hanno occhi brillanti
si cullano nei sogni
e i sogni sono tanti…



sabato 22 novembre 2014

CAPPELLA SISTINA

MICHELANGELO BUONARROTI Cappella Sistina
‘Giudizio Universale’
MICHELANGELO BUONARROTI Cappella Sistina
Volta
Cappella Sistina Veduta

ROMA

la grande bellezza - Rome in a Time Lapse from Giulio Mentuccia on Vimeo.

PREGNANCY

LONDRA


London time-lapse (2013) from BeHere too on Vimeo.

BEYOND

BEYOND - Memoirs In A Time Lapse from Beno Saradzic on Vimeo.

ABU DHABI

ABU DHABI THE CAPITAL (TIME LAPSE) from Beno Saradzic on Vimeo.

SHANGHAI

This is Shanghai from Rob Whitworth on Vimeo.

BARRIERE CORALLINE

CERVINO


the Peak from Christian Mülhauser on Vimeo.

RIO DE JANEIRO


RIO from SCIENTIFANTASTIC on Vimeo.

DOLOMITI

Dolomiti Timelapse - Trailer from FotoCorsi on Vimeo.

LAGO DI COMO


Hot Summer long - Timelapse from Antonio Selva on Vimeo.

VENEZIA


Venice in a Day from Joerg Niggli on Vimeo.