domenica 26 agosto 2012

L'AFORISTA BARONI



SILVANA BARONI aforismi scelti Si deve aver vissuto la tragedia di essere donna per concedersi il piacere di essere femmina. Per alcuni anni ci educano i genitori, per il resto della vita i figli. Se in democrazia ci lasciano parlare, questo non vuole dire che ci ascoltino. Di delega in delega si è giunti alla barbarie menefreghista. Se c’è folla, prima o poi c’è guerra. Come il pensiero non sta dietro la fronte, così la sessualità non sta dietro il pube. Quel che più esaspera di un tradimento subìto, è la sua fondatezza. Perché prendersela con la nebbia, se ormai c’è passata la voglia di guardarci intorno? L’infelicità è la vetta di un alpinismo senza cielo. Perché pregare, se si può fare? E se invece del Big Bang… fosse stato un Supremo Orgasmo? E se fosse un refuso: non nati per soffrire, ma per offrire? L'intelligenza condanna a usarla chi ce l'ha. Chi ti perdona ha bisogno dei tuoi peccati. Ogni decisione ha una testa e una croce. Se non si trova la via d’uscita, si può sempre evadere dall’ingresso. Non c’è una verità, ma una varietà d’uomini che la suppongono diversa. Amore è sperarlo. Anche la prossima volta. Una domanda ben formulata ha la risposta incorporata. Più Dio è unico, più tutti lo rivendicano dalla propria parte. Non si perdona agli altri di averci visto sbagliare. Tutti gli uomini sono uguali nel volerla pensare diversamente. Non vorrei credere fino in fondo...potrei non risalire.



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