martedì 24 luglio 2012

SARA' VERO..?

IL CAPITALISMO E' MORTO

Tratto da una intervista a Simone Perotti - 23 Luglio 2012 da www.cadoinpiedi.it

Sta crollando questo capitalismo basato integralmente sulla finanza e non sull'industria, sull'artigianato, sulla manifattura, sui fondamentali. Sta arrivando alla sua ultima fermata, i nodi vengono al pettine e non si può che assistere all'agonia di un mostro impazzito che è sfuggito al controllo del suo creatore, e nessuno dei grandi medici, accorsi al suo capezzale, riesce a curare. Stiamo assistendo a un'agonia della quale non siamo responsabili, almeno in parte, e su cui non possiamo fare nulla, a meno che non capiamo che dobbiamo cambiare vita, che il modo per sfuggire il più possibile a questa crisi e soprattutto per non creare le premesse per la prossima crisi, è vivere in maniera più sobria, vivere di poco, disertare la borsa e qualunque investimento finanziario, utilizzare il proprio denaro (poco o tanto che sia) per fare cose che abbiano un senso chiaro, magari autoproducendo una parte del nostro cibo, forse creando valore per la produzione di energia che ci serve realmente e concretamente per scaldarci. Pensiamo a installare un pannello solare invece di comprare le azioni di chi li produce.


Il capitalismo non potrà mai, per sua natura, soddisfare i bisogni della popolazione nel suo complesso. Il suo problema è di sostenibilità, nel senso più largo. Il capitale non impiega il lavoro per produrre “beni”, ma il lavoro produttivo diventa solo un mezzo per valorizzare il capitale, per produrre plusvalore.
 Per gli stessi motivi di valorizzazione il capitale tende a “risparmiare” sul lavoro, poiché lo considera solo dal punto di vista del “costo”, e non potrebbe essere diversamente. È ovvio perciò che tenda, da un lato a ridurlo e, dall’altro, a farlo “rendere” di più e per quanto possibile. Questo banale fatto, di là a ogni altra considerazione tecnica, genera da un lato disoccupazione e dall’altro super-sfruttamento, oltre a una serie numerosa di altri effetti come ben sanno le operaie della Omsa.
Un sistema economico che si basa sulla produzione di valori d’uso in quanto valori di scambio (merci, non generici “beni”), ossia un’economia a cui non interessa nulla di cosa e come si produce purché il capitale investito generi profitti, è un sistema intrinsecamente instabile e non sostenibile nel lungo periodo.

domenica 22 luglio 2012

QUESTA E' DIVENTATA L'EUROPA...

Questo è il discorso dell'inglese Nigel Farage: il 16 novembre 2011 ha denunciato, al parlamento europeo, ciò che ritiene essere il ribaltamento dei governi italiano e greco, per instaurare "Puppet Government", cioè governi fantoccio, accusando, tra gli altri, il Presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy di non essere mai stato eletto per rappresentare 500 milioni di persone... accuse gravissime, ma nessuna tv italiana ha sentito l'esigenza di mostrarlo ai cittadini


 

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